venerdì 13 marzo 2009

Tommy dalla strada al salotto...

Dedicato alla mia carissima Letizia,che con la sua dolcezza ogni giorno mi fa tanta compagnia...e naturalmente un grosso pensiero a Tommy...

Ciao a tutti, io sono Tommy.
Tommy chi? chiederete voi... Tommy e basta. Anzi, un nome non ce l'avevo nemmeno, quando mi aggiravo per le campagne intorno a Roma, mangiando quello che mi capitava di trovarmi sotto il naso, riparandomi dove potevo dal freddo e dalla pioggia, sperduto e solo. Io ricordo vagamente che in passato me la cavavo meglio, ricordo che mi guardavo intorno, decidevo dove andare, c'era la luce, e anche se dicono che i gatti non percepiscono alcune tonalità, vi posso assicurare che una volta il mondo era pieno di colori... Poi non so cos'è successo, ho sentito delle grida, dei passi, un gran rumore... poi un dolore terribile, mi pareva che la testa mi scoppiasse, e sono scappato via, con il cuore che mi saltava in gola, mi sono infilato nel primo buco che ho trovato, e solo dopo molto tempo mi sono azzardato, spinto dalla fame, a muovere qualche passo fuori. Ma era notte, una notte così buia come non ne avevo mai viste, e sì che noi gatti di notte ci ved
iamo persino meglio che di giorno, ma una notte così... ho aspettato tanto che spuntasse il sole, che arrivasse finalmente il mattino, ma non è arrivato più... Cosa potevo fare? Andavo in giro brancolando nel buio, ogni tanto trovavo qualcosa che il mio naso mi diceva commestibile, ma che fame, che angoscia, che freddo, che solitudine... Sentivo i rumori, e correvo a nascondermi, ma poi per forza dovevo tornare fuori, di nuovo dovevo andare in giro per placare la fame e la sete, ma quante sere (o erano mattine?) mi addormentavo stremato ed esausto, senza capire cosa mi era successo, senza capire perchè il mondo tutto d'un tratto era cambiato così... Poi un giorno ho sentito sulla strada che costeggiava i campi dove vivevo, una strada che conoscevo perchè ne ricordavo l'odore, il rumore di una macchina che rallentava. Stavo già per scappare via, quando ho sentito una voce, una voce umana, ma non irosa e sguaiata come al solito. No, questa voce era dolce e gentile, e sembrava che chiamasse qualcuno... possibile che chiamasse me? Mi sono fermato, e la voce si è avvicinata. Che fare? Potevo fidarmi? Avevo paura, ma anche tanta voglia di sentire qualcuno vicino, ero così stanco di essere solo!

Poi ho sentito una mano che mi toccava esitante, possibile che mi stesse accarezzando? E la voce continuava a parlarmi - parlava a me, sì,
parlava proprio a me ! - e diceva: "non a
ver paura, bel gattone, vieni, vieni con me..." e poi : "oh, mio Dio, ma tu sei cieco...".
La voce di quelle mani mi ha sollevato, mi ha infilato in una gabbietta e mi ha portato via, in macchina, e io non riuscivo a pensare ad altro
che stavo andando via, via da quel posto orribile, via dalla paura, dall'angoscia, via dalla solitudine, perchè quella voce mi stava vicina,
mi diceva tante cose che non riuscivo a capire, ma una cosa sì l'ho capita: quella voce si sarebbe presa cura di me.
La voce mi ha portato in un posto con odori molto strani: c'erano altre mani che mi hanno toccato, c'erano altre voci che parlavano tra loro
con tono preoccupato, e ho capito che dicevano che stavo molto male, avevo una bronchite gravissima, e infatti da un po' mi sentivo
ancora più isolato perchè faticavo a per
cepire anche gli odori, ero debole e mi stava passando la fame, ma da quel momento è cambiato tutto,
ho dovuto affrontare ancora tante cose sconosciute, ma mi sentivo più tranquillo, mi pareva che finalmente potevo rilassarmi un po',
potevo di nuovo fidarmi di quegli esseri strani che si chiamano umani e governano il mondo.
Sono rimasto per un bel po' in quel posto, dove mi facevano delle cose cha chiamavano terapie, e poi mi hanno rimesso in una macchina
e sono di nuovo partito. Questa volta
è stato un viaggio lungo, ma all'arrivo c'era ad accogliermi un'altra voce, delle altre mani
che mi hanno accarezzato tanto, ma io stavo così male che non riuscivo quasi neanche a respirare.
Mi hanno messo in un posto dove c'erano molti altri gatti, li sentivo lì vicino a me, e poi dopo un po' è arrivata un'altra voce che ha detto:
"qui bisogna fare subito..." e giù una lista di cose un po' antipatiche, come iniezioni, aerosol e pastiglie varie.

Io stavo troppo male per ribellarmi, e poi mi sembrava di capire che lì mi volevano bene: le voci si alternavano, ma erano sempre gentili;
mi spiegavano tutto, mi parlavano tanto e mi dicevano che ce l'avrei fatta, che dovevo sforzarmi di riprendere a mangiare

e che dovevo dimostrare di essere un bravo gatto e mettercela tutta per guarire.
Be', io un bravo gatto lo sono sempre stato, anche quando facevo il randagio (non è una scelta, sapete? a me sarebbe sempre tanto piaciuto
avere una casa, ma non ricordo se l'ho avuta mai) e così mi sono impegnato. Un giorno, quando ormai mi ero rimesso, ero ingrassato,
respiravo bene e le analisi erano abbas
tanza buone, mi hanno portato in un posto simile a quello dove mi aveva portato la "mia" prima voce,
e lì mi hanno addormentato. Al risveglio mi sentivo un po' strano, vaghi ricordi di belle gattine del passato mi giravano per la testa,
ma tanto ormai... insomma, a quel punto era meglio pensare solo alla salute! Però ho sentito che dicevano che, come se non bastasse
tutto il resto, ero anche positivo alla fiv.
Dopo un po', altro piccolo trasferimento temporaneo (ormai mi ci stavo abituando, a questi viaggetti) e siamo andati a trovare un signore
che, mi hanno detto, è un professore bravissimo specializzato nella cura degli occhi. E' stato tanto gentile anche lui, mi ha accarezzato

e mi ha messo vicino agli occhi delle cose di ferro per guardarci dentro: non mi ha fatto male, ma lo sentivo brontolare e poi ho ascoltato
quello che diceva alla persona che mi aveva accompagnato: "gli hanno sparato in faccia" diceva "le ferite nella cornea sono piccole e perfettamente
rotonde, incompatibili con il graffio di un altro gatto: mi dispiace, ma non è operabile, non c'è più niente da fare, rimarrà cieco...".
"E va bene" ha commentato la mia mamma pro-tempore "tanto sei bello lo stesso, Tommy, non ti preoccupare, troverai chi ti apprezza
e ti vuol bene per quello che sei" e poi ha aggiu
nto qualcosa di non molto gentile a proposito di quelle persone con il fucile, ma non sono stato
ad ascoltare: tanto ormai che senso aveva, non per niente io sono un gatto, e quindi pragmatico e intelligente, e anche se cieco capivo
che dovevo "guardare" avanti e pensare solo al futuro.
E adesso arriva il bello: quello che all'epoca non sapevo è che un futuro ce l'avevo già! Infatti le mie "mamme" di Roma e di Milano

hanno una cara amica, che era venuta varie volte a trovarmi e aveva detto che sarebbe stata felice di adottarmi, una volta definita la mia condizione
di salute. Lei aveva già dei gatti ciechi o ipovedenti, e poi... mi voleva bene. E così un bel giorno è venuta a prendermi e una volta ancora
sono salito in macchina, ma questa volta per andare verso la mia casa, la mia famiglia, la mia vita definitiva!
Cosa vi devo dire ancora? Mamma Letizia mi aveva preparato un'accoglienza da re, i miei nuovi fratelli sono stati di una discrezione e una cortesia
insolite per noi felini, che generalmente siamo possessivi e gelosi, e io mi sono ambientato praticamente all'istante... e ci credo:

divano, cuccia morbida, calde copertine, pappa buona e abbondante, ma soprattutto tante coccole e tanto, tanto amore.
Questa sì che è una vita da gatto, e io sono giovane, e spero di godermela ancora per tanti e tanti anni, ricambiando con amore tutto l'amore che ricevo.
Adesso anche se sono cieco vedo l'amore che mi circonda e mi sento felice: una volta, quando ero in quel ricovero per gatti, ho sentito la "voce"

di Milano che diceva che le uniche cose della vita che hanno veramente peso sono quelle immateriali, i sentimenti, perchè sono le sole che durano
in eterno e generano tutto il resto, e riflettendoci sopra (noi gatti siamo tutti filosofi e riflettiamo molto) sono incline a darle ragione:
altrimenti, da dove mi arrivano tutte queste cose belle e buone che adesso mi allietano la vita? Da dove mi arriva la consapevolezza che adesso
mi scalda il cuore, la certezza che non avrò mai più freddo, fame, paura, che non sarò mai più solo e abbandonato ?

I brutti ricordi del passato sfumano e si allontano sempre di più, ma una cosa non dimenticherò mai: quella voce, la prima voce umana gemtile,
che mi ha raccolto in quel campo e ha lanciato un raggio di luce nel buio fisico e morale della mia esistenza.
E sì, quella voce io la chiamo "Amore".



Tanti bacini a tutti dal vostro
....................................................................................................TOMMY


 

Benvenuti nel paese degli animali in cerca di affetto

Ciao amiche e amici! L'idea di questo blog nasce a luglio 2008 mentre aspettavo la mia piccola Elisa... Mi è arrivato un messaggio disperato per una cagnolina in cerca di casa dopo essere stata maltrattata. Da allora partecipo virtualmente in alcuni forum, dove ho conosciuto molti amici che si occupano in prima persona di aiutare i nostri pelosetti. Finalmente mi sono decisa ad aprire il mio spazio per i nostri amici bisognosi di aiuto....Lo dedico a tutti i miei amici volontari e a queste creature meravigliose... L'obiettivo di questo blog è raccogliere e diffondere appelli di cani e gatti (e anche altri animali, perchè no?) in cerca di una nuova casa, stallo o pensione e di sensibilizzare tante persone ad amare questi angeli...Cè uno spazio anche per la solidarietà,per i bambini ,le persone anziane che amano gli animali e anche un pò di gossip pelosi.... Spero che tanti potrete essermi di aiuto in questa nuova avventura! un bacio Ila e la mia piccola Elisa... ilaaleeli@virgilio.it

A Igor ...dolce angelo Nero

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