venerdì 4 giugno 2010

URGENTISSIMO: Marta o il CARRELLINO o L'EUTANASIA

per favore, vi chiedo solo di rinviare commenti e giudizi, per cercare assolutamente una soluzione per Marta, qualcuno che sia disposto a prenderla in stallo, fintanto che non  trova  una bella adozione.

Grazie a tutti

Mariù


Ricevo da parte della volontaria Francesca, di Brindisi

info@brindisisera.it

 
 
 
 
 
 
 
Data articolo: 02/06/2010 14.01.00
Marta e la sua lotta per la vita
 
  Marta e la sua lotta per la vita
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 E'  la storia di Marta, cucciola di un mese e mezzo. Travolta da un auto in corsa, l'altro cucciolo è stato rinvenuto morto sulla stessa strada statale zona Montenegro. Marta è viva per miracolo ma oggi si deciderà se tenerla in vita o meno.

Lei scodinzola, mangia, beve e gioca. Ha imparato a trascinarsi lungo il corridoio di casa, a spostarsi per fare la pipì e per trovare un luogo diverso nel quale fare la cacca. L'amore e l'impegno di due volontarie non potranno salvarla. A consentir loro di prendere una decisione sarà la consulenza di un veterinario di Reggio Emilia, specializzato in chirurgia ortopedica.

Sino ad oggi, guardate le lastre, il medico si è pronunciato ribadendo che la sua è una prognosi riservata, quindi Marta è sicuramente in condizioni molto, molto gravi. Zampa anteriore fratturata in più punti, femore della zampa posteriore fratturato, legamenti completamente andati, bacino rotto nelle parti delle cartilagini di accrescimento, motivo per cui al momento, è stato impossibile pensare ad un intervento chirurgico ma piuttosto a cure di tipo conservativo, quindi assolutamente non invasivo.

Nella situazione in cui Marta si trova, sono due le alternative sulle quali decidere:
1) una è condannarla sin da cucciola a vivere probabilmente su un carrellino, fermo restando che è molto difficile trovare qualcuno disposto a prendersi cura di lei in queste condizioni, quindi ad accudirla 24 ore su 24, lavandola e riempiendola di attenzioni, oppure l'abbattimento.

2)
L'eutanasia è inaccettabile in ambito umano e lo è anche in ambito animale. Ma un cane gioca, corre, prova sentimenti anche simili a quelli umani tranne che l'odio. Un cane non sa odiare, anzi, nonostante spesso la causa dei suoi problemi sia proprio l'uomo.

In determinate circostanze però ne diventa totalmente dipendente e così il benessere di Marta è completamente nelle nostre mani. Risparmiarle sofferenze inutili è un dovere di chi ama gli animali, di chi è pronto a mettere da parte la propria affettività pur di non consegnarla ad una vita da infelice.

Marta ci riporta a numerosi interrogativi ai quali nel corso di molti decenni sembra non sia stata data una valida risposta. Non è infatti difficile pensare ad una sterilizzazione a tappeto sul territorio. E' questo uno tra i punti più importanti, portati avanti nel corso di questi anni da un' associazione animalista come la Le.p.a., che dalla sua fondazione sino ad oggi si è sempre battuta in difesa del rispetto e dei diritti degli animali.

Questo aspetto è ormai improcastinabile affinché non si verifichino più situazioni di abbattimento forzato, come purtroppo probabilmente sarà per la piccola Marta.

Allora è doveroso chiedersi a chi non faccia comodo attuare un serio piano di intervento affinché si ponga fine alla continua riproduzione. Il randagismo come la presenza dei canili, sono infatti situazioni risolvibili nell'arco di massimo due decenni.

Ad oggi soltanto un piccolo passo è stato fatto per contrastare il randagismo: la Asl ha avviato un piano di prevenzione al quale hanno aderito solo sette comuni della provincia (grande assente è proprio Brindisi) con la collaborazione di veterinari liberi professionisti che gratuitamente, possono effettuare la sterilizzazione su cagne di proprietà, onde evitare successivamente l'abbandono di eventuali cucciolate indesiderate.

Ciò che andrebbe programmata invece è una campagna di sterilizzazione/castrazione di tutti i cani randagi sul territorio, seguendo una mappatura precisa e consentendone la reimmissione nel loro habitat. Altra campagna contro l'abbandono potrebbe essere quella della microchippatura gratuita dei cani di proprietà, sul modello di ciò che già avviene in alcuni paesi del Salento.

Un canile ideale, è un canile vuoto. Una società che si dica civile non può consentire la reclusione di animali, quindi di innocenti. Un canile è un limbo dal quale è difficile e spesso improbabile che qualcuno riesca ad uscire. Un canile è un luogo da considerare come preposto al maltrattamento.

Il cane come sappiamo, pur discendendo dai lupi, è un animale sociale che nel corso dei millenni si è "domesticato". Ha bisogno di vivere in branco, sia che sia composto da suoi simili o sia che si tratti di un branco misto come una famiglia, dove uomo e animale imparano a convivere nel rispetto reciproco delle loro specificità e alterità.

Immaginate di trovarvi in uno spazio ristretto, di avere solo pochissimi metri nei quali potervi muovere, immaginate di passare in questo spazio non una sola giornata ma l'intero resto della vostra vita. Immaginate come spesso accade a molti, di nascervi e di morirvi. Di vivere in celle sovrappopolate, al buio, al freddo, sotto il sole cocente, quando fuori l'asfalto brucia. Di avere da bere acqua calda d'estate, o gelida d'inverno, di vivere con i piedi nell'acqua per giorni, quando piove a dirotto d'inverno e di non avere contatti affettivi di alcun tipo.

Nei box accade anche che i cani impazziscano, che si azzannino, che muoiano, spesso dopo alcuni giorni di sofferenze atroci. Immaginate di rinunciare a camminare, correre, di rinunciare al vento, al sole, alla pioggia, qualcuno di loro in passato è stato felice, perché poteva bere le gocce di pioggia, oppure amare e seguire il proprio padrone.

Un cane vive circa 15 anni, non è il capriccio di un momento, eppure anche negli affidi spesso tornano indietro, con le scuse più improbabili, come allergie, segni di aggressività, perché abbaiano (ma noi per primi parliamo, spesso troppo, ma loro danno fastidio).

Un cane non è un computer o un peluche, non sempre fa ciò che noi vorremmo facesse, e se così è, il motivo risiede in un'inadeguata educazione ad opera nostra, in un'incapacità di comunicare con la sua sfera cognitiva.

Non bastano i manuali per stabilire pacifiche convivenze con la loro individualità. Occorre la volontà, la pazienza e la costanza di amarli, di chiedere loro ma di gratificarli dopo.

Un'evoluzione prevede il confronto, la maturazione di riflessioni, la capacità di scegliere in modo saggio, affinché la nostra conoscenza e il nostro sentire emozionalmente, ci conducano al rispetto e all'amore verso queste creature completamente dipendenti dalle nostre scelte.
Il loro benessere è nelle nostre mani.

La loro sofferenza, una diretta conseguenza della nostra incuria, del menefreghismo, della nostra negligenza, della nostra incapacità di relazionarci con chi si intende inferiore o semplicemente "diverso" dall'umano. Loro non sono umani, non possono parlare, ma resta la certezza su come riescano ad esprimersi in modo chiaro anche così. E' necessario ascoltare e agire con consapevolezza.

Tatiana e Alessandra, si sono occupate di Marta notte e giorno, senza lasciarla mai da sola, alternandosi nei momenti di smarrimento. Loro la porterebbero in capo al mondo ma molto probabilmente è troppo tardi.

Resta la certezza di come niente passi nelle nostre vite senza avere un motivo. Marta è entrata nelle loro vite con forza e tenacia, attaccandosi alla vita, al loro affetto, insegnando loro a lottare, perché ha voglia di vivere e a loro ha chiesto e sta chiedendo questo.

Francesca Losito

la foto è  di Alessandra Pepe

Mail di Brindisisera






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Benvenuti nel paese degli animali in cerca di affetto

Ciao amiche e amici! L'idea di questo blog nasce a luglio 2008 mentre aspettavo la mia piccola Elisa... Mi è arrivato un messaggio disperato per una cagnolina in cerca di casa dopo essere stata maltrattata. Da allora partecipo virtualmente in alcuni forum, dove ho conosciuto molti amici che si occupano in prima persona di aiutare i nostri pelosetti. Finalmente mi sono decisa ad aprire il mio spazio per i nostri amici bisognosi di aiuto....Lo dedico a tutti i miei amici volontari e a queste creature meravigliose... L'obiettivo di questo blog è raccogliere e diffondere appelli di cani e gatti (e anche altri animali, perchè no?) in cerca di una nuova casa, stallo o pensione e di sensibilizzare tante persone ad amare questi angeli...Cè uno spazio anche per la solidarietà,per i bambini ,le persone anziane che amano gli animali e anche un pò di gossip pelosi.... Spero che tanti potrete essermi di aiuto in questa nuova avventura! un bacio Ila e la mia piccola Elisa... ilaaleeli@virgilio.it

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